Cammino di Oropa

Il Cammino di Oropa alla scoperta dei Santuari, dei paesaggi e delle persone del Biellese.

Il Cammino di Oropa è un cammino dedicato ad escursionisti che desiderano allenarsi o mettersi alla prova prima di affrontare uno dei grandi cammini europei, come la Via Francigena o il Cammino di Santiago.

I primi due giorni si cammina lungo la Via Francigena per poi risalire la Serra d’Ivrea sulla rete escursionistica della Grande Traversata del Biellese alla volta di importanti Santuari come quelli di Graglia e Oropa per proseguire, chi volesse, verso il Santuario della Brughiera vedi il sito: https://www.santuariodellabrughiera.it/, come anche alla scoperta dell’Oasi Zegna vedi il sito http://www.oasizegna.com/it/. Permette di essere avvolti da una cornice di paesaggi affascinanti e sempre diversi, da storia, cultura, tradizioni e spiritualità.

Camminare significa immergersi nella storia e nel paesaggio, attraversando con lentezza i luoghi e mettendosi in ascolto delle persone che li vivono. Le descrizioni del percorso, le mappe, le tracce GPS, la App e l’elenco delle strutture di accoglienza sono disponibili sul sito ufficiale del Cammino di Oropa: www.camminodioropa.it Come anche sui siti: Movimento Lento e Viaggi e Miraggi

Un viaggio di quattro tappe, da Santhià al Santuario di Oropa: un itinerario vario e bello, che consente di scoprire le bellezze paesaggistiche, storiche, culturali del territorio che va dalla pianura agricola verso la Serra Morena, fino alle Alpi Biellesi. E’ un percorso suddiviso in quattro brevi tappe (da 14 a 18 km) di difficoltà crescente, che attraversa ambienti naturali diversi ogni giorno di cammino. Toccheremo piccoli villaggi affascinanti e luoghi di grande interesse per il paesaggio, storico e spirituale. L’itinerario è una soluzione ideale per chi non ha mai affrontato un itinerario a tappe e vuole mettersi alla prova, ma è comunque molto piacevole e divertente anche per chi ha già esperienza di cammino e vuole conoscere un nuovo sorprendente percorso. Il Cammino di Oropa ha una Credenziale (il passaporto del pellegrino da compilare con i timbri dei posti tappa) e un Tesmonium (Attestato che certifica l’avvenuta percorrenza).

Partenza: Santhià – Ostello “Santhià sulla Via Francigena”, via Madonnetta 2 (di fianco al campanile della chiesa parrocchiale, in piazza Roma) o Corso Nuova Italia 134 (altro lato dell’edificio) – Tel. 366.4404253. Possibilità di pernottamento a donativo, consegna e timbratura credenziali.

Primo Giorno: Da Santhia’ a Roppolo, 15,1 Km Da Santhià il cammino si sviluppa lungo la Via Francigena, il più famoso e antico cammino italiano, verso le colline dell’anfiteatro morenico d’Ivrea. Dopo aver attraversato il paese di Cavaglià si giunge a Roppolo, dominata dalla mole dell’imponente castello, dal quale si gode un bel panorama sul lago di Viverone.La tappa è facile ma con poca ombreggiatura. Acqua, bar e supermercati a Cavaglià. A Roppolo potrete pernottare alla Casa del Movimento Lentogestita da Alberto Conte, il progettista del Cammino di Oropa, che potrà darvi consigli e indicazioni utili per proseguire il vostro viaggio. Esiste una guida ufficiale:

Guida il Cammino di Oropa: tre itinerari suggestivi per tutti

Secondo Giorno: Da Roppolo a Torrazzo, 15,5 Km La seconda tappa percorre le boscose colline della Serra d’Ivrea, l’anfiteatro morenico più grande d’Europa. La prima sosta è presso il Ricetto di Viverone, l’antico borgo fortificato da cui si gode un bellissimo panorama sull’anfiteatro morenico di Ivrea e sul Lago di Viverone. Dopo essere saliti al paesino di Zimone si visita il Monastero di Bose, sede della comunità fondata da Enzo Bianchi, l’antico Borgo di Magnano, con un altro Ricetto bel conservato, e da qui lungo sentieri nascosti nei boschi si giunge a Torrazzo. Da qui è possibile raggiungere Sala Biellese imboccando la variante descritta a parte.  Acqua e bar a Zimone, Magnano e Torrazzo. Pernottamento a Torrazzo, Camping della Serra

Variante SALA BIELLESE Laghetto Cossavella Lunghezza totale 5.9 km Descrizione: Aggiungendo un paio di chilometri al percorso, la variante di Sala Biellese permette di visitare quello che è denominato “Il paese della resistenza”. Fu in questo paesino che, nel 1945, nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, venne trasferita la sede dell’emittente clandestina “Radio Libertà”, emblema delle lotte partigiane. Oltre a poter visitare il “Museo della Resistenza” (qui info ed orari), la variante di Sala Biellese vi permetterà di far visita gratuita al Rifugio degli Asinelli, unica base italiana dell’organizzazione no profit internazionale The Donkey Sanctuary. Infine, lungo il percorso sono presenti un ristorante, un campeggio con bungalow per i viandanti ed un B&B da utilizzare come appoggio per il riposo notturno.

Terzo Giorno: Da Torrazzo al Santuario di Graglia, 18 Km Si cammina lungo gli antichi boschi della Serra Morenica d’Ivrea, intervallati da prati e cascine, prima di fissare lo sguardo sui suggestivi panorami sulle Alpi biellesi. Si sale dunque verso Donato, dove si trovano acqua, bar e negozi di alimentari prima di affrontare l’ultimo tratto verso il Santuario di Graglia. alle pendici del Mombarone, spartiacque tra Piemonte e Val d’Aosta. Pernottamento: Foresteria del Santuario di Graglia

Quarto Giorno: Dal Santuario di Graglia al Santuario di Oropa, 13,7 Km
Il percorso si sviluppa sul fianco del Mombarone e scende fino ad attraversare il fiume Elvo, prima di risalire verso il bel centro storico di Sordevolo. Da qui si affronta un percorso piuttosto impegnativo in saliscendi, tra boschi a pascoli da cui si godono bellissimi panorami sulla valle Padana, fino a Favaro. Da qui si affronta l’impegnativo sentiero D1, che sale verso la meta finale del Cammino, lo scenografico Santuario di Oropa, incastonato tra le montagne in una piccola valle delle Alpi Biellesi. ATTENZIONE: in caso di forti piogge i guadi del sentiero D1 possono diventare impegnativi, in questo vaso consigliamo di percorrere la variante della Tramvia, descritta più sotto. Consigliamo la variante della Tramvia anche a chi è meno allenato.  Acqua in fontane frequenti, bar e ristoro a Sordevolo e a Favaro. Pernottamento alla foresteria del Santuario di Oropa

L’ultima tappa del cammino è la più impegnativa, con dislivelli importanti che mettono in difficoltà Giulia e Luca. A maggior ragione l’arrivo a Oropa sarà indimenticabile.

Variante della TRAMVIA da GRAGLIA aOROPA Questo percorso propone nella seconda parte della tappa un itinerario meno impegnativo, che da Favaro sale a Oropa lungo il sedime della vecchia tramvia dismessa. Questo percorso è consigliato in caso di forti piogge che possono rendere molto difficoltosi i guadi lungo il sentiero D1. Inoltre è meno impegnativo rispetto alla ripida salita del sentiero D1 ed è quindi consigliato a chi è meno allenato.  Bisogna fare attenzione perché verso la fine della tappa bisogna percorrere 1 km lungo la strada asfaltata che soprattutto nei giorni festivi può essere piuttosto trafficata. Acqua in fontane frequenti, bar e ristoro a Sordevolo e a Favaro. Pernottamento alla foresteria del Santuario di Oropa

Da Oropa si può scendere alla stazione di Biella con un autobus urbano, e da qui si ritorna a Santhià con il treno.

Qualche consiglio pratico e logistico: i cammini di Oropa sono attualmente tre: quello Valsesiano, di circa 31 chilometri con partenza da Rassa, quello Valdostano di circa 17 chilometri e inizio a Fontainemore ed infine il Cammino di Oropa quello più faticoso attraverso la Serra, con partenza da Santhià lungo oltre 62 chilometri da superare nelle previste quattro tappe di tabella.

Il percorso è segnalato mediante adesivi gialli e neri riportanti la scritta Cammino di Oropa o frecce gialle dipinte e inizia nei pressi della stazione ferroviaria di Santhià( in via Madonnetta 2) fino a Roppolo, primo consigliato posto tappa, il Cammino è ben indicato in quanto segue la più famosa Via Francigena poi i simboli vengono meno, in ogni caso sono presenti ma occorre fare attenzione. Giunto a Roppolo vale la pena di visitare l’imponente castello, dal quale si gode un bel panorama sul lago di Viverone. La seconda tappa da Roppolo a Torrazzo percorre le boscose colline della Serra di Ivrea, l’anfiteatro morenico più grande d’Europa, attraversa Zimone e Magnano quindi giunge a Torrazzo, secondo previsto posto tappa. E’ possibile non percorrere la deviazione segnalata assai lunga e tortuosa per Sala Biellese, e proseguire sulla strada asfaltata poco trafficata e più corta. Possibilità di pernottare nel bungalow dell’unico campeggio presente in zona ed ancora aperto, almeno per l’intero mese di ottobre (un’altra simile struttura è presente a Torrazzo, ma oramai chiusa). con possibilità di cenare nella vicina pizzeria, che come il campeggio offre prezzi agevolati ai raminghi viaggiatori sulla falsa riga dei Cammini più blasonati, primo tra tutti quello di Santiago de Compostela. Terza tappa verso il Santuario di Graglia, termine della terza tappa, si cammina attraverso boschi per lo più di castagni intervallati da verdi prati, nei pressi del Santuario si percorre pochi chilometri su asfalto, così come durante gli attraversamenti delle località incontrate. Nel complesso il tragitto interessa più carrarecce e sterrati che tratti asfaltati e questo aggiunge valore alla bella esperienza; inoltre in buona parte il percorso transita al di sotto di fitte coperture boschive e ciò ne consente la frequentazione anche nei mesi estivi, con l’accortezza di avere buone riserve d’acqua al seguito dal momento che nella terza tappa è possibile incontrare fontane in abbondanza, viceversa nei restanti intermedi la presenza è scarsa.

Dopo l’abitato di Sordevolo si arriva a Favaro e qui dipartono due percorsi per giungere ad Oropa, uno cosiddetto principale lungo il sentiero D1 più impegnativo e problematico visto che richiede il superamento di vari guadi e di una ripida salita finale, l’altro chiamato variante della Tranvia più rilassante e facilmente percorribile anche in caso di tempo piovoso, che permette di evitare i guadi. L’ultimo chilometro della variante coincide con la strada turistica per Oropa, ove termina questo affascinante itinerario religioso capace di regalare una grande varietà di paesaggi ed un arrivo davvero emozionante nella bella conca del Santuario, di grande carica spirituale e paesaggistica. Giunti ad Oropa un comodo ed economico autobus di linea consente in circa 40 minuti il rientro alla stazione di Biella.

Avvertenza: porzioni dell’ itinerario sono comuni al Cammino di San Carlo che possono creare un po’ di confusione. Il Cammino di San Carlo è un percorso storico-artistico-devozionale che ripercorre le orme di San Carlo Borromeo da Arona alla via Francigena nel suo tratto biellese, a Viverone. Suddiviso in dodici tappe percorribili a piedi per un totale di circa 200 km. Con la possibilità di percorrere l’itinerario in bicicletta suddividendolo in quattro tappe.

La Via Francigena è un itinerario che unisce storia, arte e natura, un cammino di ricerca e di fede che raccorda il piacere della scoperta con il dialogo interiore, un percorso pieno di fascino che parte da lontano e arriva lontano. Le sue origini risalgono al medioevo, quando l’arcivescovo di Canterbury di nome Sigerico, andò a Roma per incontrare il Papa e sulla strada del ritorno, annotò alcuni appunti del viaggio che stava compiendo. Sappiamo così che impiegò 79 giorni per coprire una distanza di circa 1800 km, percorrendo in media 22 km al giorno, sostando in paesi e città, attraversando fiumi e pianure, boschi e colline, valicando le Alpi e lo stretto braccio di mare che separa l’Europa continentale dall’Inghilterra. Sigerico sostò in tre diversi luoghi del Piemonte: Vercel (Vercelli), Sca Agath (Santhià) ed Everi (Ivrea). Era l’anno 990, e da allora quel percorso fu sempre più frequentato. Nel corso dei secoli una moltitudine di gente, mercanti e artigiani, condottieri, soldati e pellegrini, dottori, grandi dignitari e popolo minuto, calcò le orme di Sigerico per andare e venire dalla città eterna, cuore della cristianità… e mille anni dopo, precisamente nel 1994, la storica via di pellegrinaggio conosciuta come Via Francigena o Via Romea, viene riconosciuta dal Consiglio d’Europa come “Itinerario Culturale Europeo“.

Dettagli sulla Via Francigena e le antiche vie di pellegrinaggio in provincia di Biella, li trovate nella: Guida Cammini dell’Uomo Biella l’itinerario è lungo circa 120 km, e può essere percorso a piedi in sei tappe, sia consecutivamente, pernottando nei santuari, oppure frazionando il trek in escursioni di uno o due giorni. In questo caso è preferibile raggiungere Biella in treno o in auto, e quindi muoversi con gli autobus di linea che in genere raggiungono i punti di partenza e di arrivo delle tappe.

Le vie storiche di pellegrinaggio sono una realtà consolidata. Per la posizione geografica di cerniera tra l’Italia peninsulare e il resto d’Europa, il Piemonte è un punto d’incontro e di passaggio di ben 3 dei 24 Grandi Itinerari Culturali oggi esistenti: oltre alla Via Francigena vedi: Cultural-routes/the-via-francigena, che congiunge Roma e Canterbury, la regione è attraversata dalla Via di San Michele, che congiunge Mont Saint Michel in Francia e Monte Sant’Angelo in Puglia, e la Via Transromanica, che focalizza l’interesse sui capolavori dell’architettura romanica presenti in 8 stati europei.

I “Grandi Itinerari Culturali” vedi sito: Esplora tutti gli Itinerari culturali per tema certificati dal Consiglio d’Europa, hanno lo scopo di accrescere il senso dell’identità europea tra le persone e di migliorare la cooperazione culturale tra le nazioni. Vedi: