Percorsi Occitani

Tredici Tappe, 177 chilometri


Una delle Valli più suggestive e selvagge delle Alpi, un percorso di trekking che attraversa tutta la Valle Maira, nelle Alpi del Piemonte occidentale. Un itinerario creato nel 1992, da 600 a oltre 2700 m di altitudine, con accoglienti posti tappa lungo il cammino e servizio Sherpabus di trasporto bagagli da una tappa all’altra. Snodi e varianti sul percorso permettono di creare diverse soluzioni in base ai giorni a disposizione ed alla difficoltà escursionistica con cui si vogliono intraprendere i Percorsi Occitani, per ulteriori dettagli vedi sito Percorsi Occitani oppure In Val Maira

Marco Andreis, presidente dell’associazione Percorsi Occitani, racconta la genesi dell’itinerario di trekking che attraversa la Val Maira.

I Percorsi Occitani sono il circuito escursionistico più frequentato della Valle Maira. Concepito in 13 o 14 tappe, si va dalla pianura di Villar San Costanzo fino agli alpeggi di Elva, Prazzo e Acceglio; rientro dal versante opposto passando da Chialvetta, la Gardetta, Marmora, Macra e Celle Macra per finire a Dronero. Possibilità di anelli più brevi sull’itinerario. Lungo il percorso si trovano rifugi, posti tappa e locande con i piatti tipici occitani. Il sentiero è segnalato da pannelli in legno e tacche gialle. Il circuito escursionistico dei Percorsi Occitani è incluso nella categoria Sentieri del censimento indetto dal FAI Fondo Ambiente Italiano per promuovere i luoghi particolarmente cari che si vorrebbe fossero conservati per le generazioni future.

Percorsi Occitani ripercorre le antiche mulattiere della Valle Maira che, in passato, collegavano tra loro le borgate situate sui ripidi versanti delle montagne. Lungo il tracciato si trovano innumerevoli emergenze artistiche ed architettoniche del romanico e del gotico risalenti al periodo del Marchesato di Saluzzo a partire dal XII secolo e valorizzate dalla tradizionale cultura occitana presente in tre stati (Italia, Francia, Spagna).

Le Tappe:

Prima Tappa: da Villar San Costanzo a Sant’Anna di Roccabruna, partenza: Ciciu di Villar – 605 m arrivo: Sant’Anna di Roccabruna – 1252 m tempo di percorrenza: 5h 00 La prima tappa parte da Villar San Costanzo, interessante sito dal punto di vista artistico storico per la Parrocchiale di San Pietro in Vincoli e dal punto di vista naturalistico per i famosi Ciciu di Villar, curiosi fenomeni di erosione naturale del terreno. Partendo dal parco si segue una tortuosa viuzza che conduce fino al Santuario di San Costanzo al Monte, e, proseguendo lungo la strada che sale verso nord, si attraversa la conca che divide i comuni di Villar San Costanzo e Roccabruna. Proseguendo lungo una sterrata si raggiunge Borgata Castello. Salendo verso il colle di Valmala e passando per Rocca Cubiera, con un continuo saliscendi nel fitto bosco, si arriva nel piazzale di S. Anna di Roccabruna. Il percorso si snoda fra tranquilli castagneti regalando all’escursionista un’ampia e suggestiva vista sulla piana fino a Cuneo. Dettagli Tappa 1

Seconda Tappa: da Sant’Anna di Roccabruna a Pagliero di San Damiano Macra, partenza: Sant’Anna di Roccabruna – 1252 m arrivo: Pagliero di San Damiano Macra – 1015 m tempo di percorrenza: 2h 45 Partendo dall’estesa pineta di Sant’Anna di Roccabruna il percorso supera in quota i molti valloni a monte di Cartignano e di San Damiano Macra, attraversando castagneti e numerose borgate come S. Chiaffredo, Roi, Mostiola fino a Molineri di Pagliero. Si scende poi verso il vallone di Pagliero e continuando in salita lungo la rotabile asfaltata, si arrivando al centro abitato. Il posto tappa si trova nella piazza principale davanti alla chiesa. A Pagliero merita una visita la chiesa di Sant’Antonio dove all’interno si possono ammirare le opere dei Fratelli Zabreri, famosi scultori del XV secolo che operarono in Valle Maira e nelle valli limitrofe, originari di questa borgata. Dettagli Tappa 2

Pagliero- percorsi occitani

Terza Tappa: da Pagliero di San Damiano Macra a Camoglieres di Macra, partenza: Pagliero di San Damiano Macra – 1015 m arrivo: Camoglieres – 992 m tempo di percorrenza: 4h 30 Partendo dal posto tappa si segue una sterrata che raggiunge gli abitati di Scombe e Paolini, fino ad arrivare a borgata Fracchie. Da qui si scende in direzione del fiume e si incontra la strada asfaltata; dopo la curva in direzione San Damiano, il sentiero si stacca a destra entrando nella boscaglia per salire in direzione delle grange Rubbio, si percorre la radura erbosa aggirando il Monte Rubbio; a questo punto si prosegue verso l’isolata cappella di San Bernardo dove una bella mulattiera permette di raggiungere borgata Camoglieres. Il posto tappa si trova in centro borgata. È possibile raggiungere l’abitato di Macra utilizzando la vecchia stradina oggi Sentiero dei ciclamini; lungo la quale si incontra la cappella di San Pietro, gioiello di pittura quattrocentesca. Dettagli Tappa 3

Macra- percorsi occitani

Quarta Tappa: da Camoglieres di Macra a San Martino Stroppo, partenza: Camoglieres – 992 m arrivo: San Martino Inferiore – 1400 m tempo di percorrenza: 5h 30 Dall’abitato di Macra si imbocca il sentiero che porta a borgata Langra. Se si parte da Camoglieres si parte lungo il tracciato del Sentiero dei Ciclamini che porta verso le borgate di Caricatori e Langra. Arrivati a Langra il percorso si stacca dalla vicina cappella. Attraversa il vallone di Langra e, dopo una serie di saliscendi, raggiunge le borgate del Comune di Stroppo Centenero, Caudano, Cucchiales inferiore e Ciamino, passando accanto al Lazzaretto di Caudano del 1463, adibito un tempo a ospedale e la splendida chiesa di Sampeyre, risalente al XIII secolo. Da Cucchiales è possibile inoltre raggiungere la grotta del Diavolo scendendo lungo un breve sentiero sulla destra. Da borgata Ciamino si attraversa un bosco raggiungendo borgata San Martino inferiore a 1380 m. Dettagli Tappa 4

S. Martino di Stroppo- percorsi occitani

Quinta Tappa: da San Martino di Stroppo a Elva, partenza: San Martino Inferiore – 1400 m arrivo: Elva – 1637 m tempo di percorrenza: 2h 30. Una tappa tranquilla e riposante: Partendo da S. Martino superiore, si segue il sentiero segnalato che, attraversando in più punti la rotabile, sale immerso nellariceto. Superando il colle Bettone, 1831 m, si giunge al colle S. Giovanni, 1872 m, dove si può ammirare la caratteristica cappella di forma circolare. Si prosegue lungo l’antica mulattiera e, attraversando le borgate Isaia e Mattalia, si raggiunge borgata Serre, dove la Parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta custodisce il più bel ciclo di affreschi dipinto dal pittore fiammingo Hans Clemer, operante nel Marchesato di Saluzzo fra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI. Dettagli Tappa 5

Elva- percorsi occitani

Sesta Tappa – da Elva a Ussolo di Prazzo, partenza: Elva – 1637 m arrivo: Ussolo di Prazzo – 1333 m tempo di percorrenza: 6h 00. Continui sali scendi caratterizzano questa tappa che scavalca la conca di San Michele di Prazzo e arriva alla borgata Ussolo. Per circa tre km si scende lungo la rotabile asfaltata con tratti in falso piano e in salita toccando le borgate Dao, Molino e Chiosso inferiore e superiore. Si segue l’ampia mulattiera
che conduce al colle di San Michele, 1935 metri. Proseguendo per la mulattiera in discesa si arriva su una rotabile che conduce a borgata
Ferreri, e di seguito a borgata Castiglione passando per Cesani. Dalla rotabile è altresì possibile scendere all’abitato di Chiesa di San Michele dove si trova un posto tappa (in alternativa a quello di Ussolo). Salendo la cresta montuosa verso grange Prier, si attraversa la comba del Duc e si raggiunge lo spartiacque a quota 1942 metri. Di qui il sentiero scende verso grange Albeno e raggiunge borgata Vallone fino ad arrivare in Ussolo, dove si trova il posto tappa situato nel centro della borgata. L’escursionista è protetto nel suo cammino da tre vette che superano i tremila metri: ChersognoPelvo e Marchisa. Dettagli Tappa 6 e Dettagli Tappa 6bis

Ussolo di Prazzo- percorsi occitani

Settima Tappa: da Ussolo di Prazzo a Ponte Marmora, partenza: Ussolo – 1337 m arrivo: Ponte Marmora – 1404 m o Chiappera – 1640m tempo di percorrenza: 6h 00 La tappa si snoda tra gli ampi pascoli che sovrastano Acceglio, attraversando il colle dei Sarasin 2040 metri. Il percorso sale da Ussolo a borgata Vallone fino a borgata Chiottoligiera, seguendola strada sterrata. Superando Capanna Ussolo, a quota 1830, si scende verso il rio e successivamente si aggira Rocca di Ciarrn raggiungendo un sentiero che pianeggia in una conca verde. Si arriva a colletto Sarasin, da dove è anche possibile raggiungere la punta Culour, a 2068 metri, che regala un panorama mozzafiato sul fondovalle. Continuando lungo il sentiero, si scende fino a incontrare la strada sterrata che porta alle Grange Serri soprana e sottana. Si continua lungo una mulattiera che aggira un lariceto e porta verso grange Durazza fino a scendere a Colombata e Lausetto. Da qui si prosegue lungo il sentiero che passa a monte degli abitati di Ponte Maira e Saretto, continuando lungo la vecchia strada rotabile che conduce all’abitato di Chiappera e al posto tappa situato a monte della borgata, in un antico fortino ristrutturato. Dettagli Tappa 7

Ottava Tappa: da Chiappera a Chialvetta, partenza: Chiappera – 1640 m o Ponte Maira – 1404m arrivo: Chialvetta – 1494 m tempo di percorrenza: 5h 00 / 4h 00. Questa tappa coincide con il percorso GTA, attraversando ampi pascoli e fitti boschi di aghifoglie. Raggiungendo la borgata Chiappera si scende verso Saretto e, costeggiando il lago, si raggiungono le sorgenti del Maira. Da qui il percorso prosegue, attraverso ampi lariceti, fino al colle di Ciarbonet. Si attraversano ampi pascoli seguendo una mulattiera che porta verso Grange Mazzegliera, fino a costeggiare le pendici della rocca Arpet. Si scende poi in direzione della borgata Viviere. Da qui si continua la mulattiera che, costeggiando il torrente, conduce a Pratorotondo e Chialvetta. Qui merita una visita il Museo etnografico La misoun d’en bot allestito del gestore del posto tappa. Dettagli Tappa 8

Nona Tappa: da Chialvetta a Gardetta, partenza: Chialvetta – 1494 m arrivo: Gardetta – 2335 m o Colle del Preit – 2083m tempo di percorrenza: 3h 10 L’escursionista può godere lungo il percorso della suggestiva vista del monte Oronaye alto 3100 metri, attraversando gli ampi pascoli della conca di Prato Ciorliero, si arriva al Pianoro della Gardetta dove si può ammirare uno spettacolare panorama. Da borgata Chialvetta si risale il medesimo sentiero fino a borgata Viviere e si raggiungono le grange Resplendino. Continuando nella conca pascoliva e, incontrando sul sentiero le postazioni fortificate della seconda guerra mondiale, si risale fino a varcare il colle della Gardetta a 2437 metri. Di qui sono già visibili le casermette della Gardetta dove oggi è situato il posto tappa raggiungibile in 20 minuti di cammino oltrepassando il colle. Dettagli Tappa 9

Decima Tappa: da Gardetta a Marmora (borgata Arata), partenza: Gardetta 2335 m arrivo: Finello 1290 m o borgata Arata 1223 m, tempo di percorrenza: 5h 30. È la tappa più difficile e spettacolare di tutti i percorsi, aggirando Rocca La Meja, attraversa il Colle del Mulo scendendo poi nel Vallone di Marmora. Dalle casermette della Gardetta si discende la strada sterrata fino a grange Ciampasso in prossimità del Colle del Preit. Seguendo l’ampia mulattiera che lascia a destra il Colle della Margherina e il bellissimo gruppo montuoso di Rocca la Meja a sinistra, si arriva al colle dell’Ancoccia e al Colle del Mulo. Da qui si segue un’antica stradina che con ampi tornanti porta a imboccare una comoda sede stradale da seguire per circa un’ora fino a ridiscendere di nuovo in una via erbosa che porta al Gias del Ghetto. Gias significa in lingua occitana ricovero per animali. Da qui si scende nel Vallone di Marmora servendoci del sentiero che costeggia la strada asfaltata che unisce le borgate di Marmora con il Colle d’Esischie. Si passa accanto al bel lago Resile e si attraversa la borgata Torello per arrivare infine a borgata Arata.Possibilità di tappa nelle borgate Finello e Vernetti. Dettagli Tappa 10

Undicesima Tappa: da Finello/Vernetti a Palent di Macra, partenza: Finello – 1290 m o Vernetti – 1223 m arrivo: Palent di Macra – 1463 m tempo di percorrenza: 3h 00 Lasciata Marmora e attraversato il colle dell’Encucetta, ripercorre per buona parte la strada dei cannoni ribattezzata la Napoleonica dopo le modifiche apportate dai francesi durante restauro nel XIX secolo. Da borgata Arata si segue il sentiero che porta alle borgate Reinero, Parrocchia e Superiore. Di qui, con un lungo saliscendi, si sale verso il Colle dell’Encucetta, costeggiando la cresta di Prà d’Ugo. Dal colle un sentiero si inerpica fino
a raggiungere la sommità di un costone da cui è visibile il piccolo abitato di Palent. Una mulattiera permette di scendere lungo tornanti erbosi che attraversano campi coltivati ad erbe officinali e di raggiungere il posto tappa, situato nel centro della borgata. Dettagli Tappa 11

Dodicesima Tappa: da Palent a Celle Macra, partenza: Palent di Macra – 1463 m arrivo: Celle Macra – 1270 m tempo di percorrenza: 2h 35. Partendo da Palent il sentiero tocca la borgata Colletto: qui si consiglia la salita di pochi minuti verso nord alla panoramica vetta della cresta del Castello,1467 m. Continuando sul sentiero, si passa accanto alla vecchia Chiesa di Albaretto, che conserva il bel campanile gotico con aguzza cuspide; si prosegue quindi per Chiatignano e si scende poi per un ripido sentiero fino a borgata Sagna e successivamente a borgata Combe. La mulattiera scende fino alla sede stradale, attraversando il ponte sul bedale Tibert si raggiungono le borgate Bassura, Mattalia, Paschero arrivando infine a borgata Chiesa dove si può ammirare la bella parrocchiale che custodisce il prezioso polittico di Hans Clemer, pittore fiammingo della metà del 1400. Il posto tappa è nei pressi del Municipio. Dettagli Tappa 12

Tredicesima Tappa: da Celle Macra a Dronero, partenza: Celle Macra – 1270 m arrivo: Dronero – 619 m tempo di percorrenza: 6h. Questa tappa permette il ricongiungimento con la bassa valle, da dove l’itinerario aveva avuto inizio. Da b.ta Chiesa si imbocca la vecchia mulattiera presso il Museo “Seles” dei Mestieri Itineranti e in breve si giunge a Castellaro, da dove si prosegue per Soglio Soprano e Serre di Paglieres, nel comune di San Damiano Macra. Attraverso Filoira e Bedale, con piccoli saliscendi, si arriva al colle di Santa Margherita e alla sottostante borgata omonima nel comune di Dronero. Il percorso continua in discesa su asfaltata fino a Falcone e poi, lasciata la strada verso Messore attraverso il colle di Teje, arriva a Cartignano. Da Cartignano si prosegue su strada asfaltata fino a Ponte Bedale da lì si arriva a Tetti e si imbocca la strada a destra che in discesa raggiunge la pista ciclabile-pedonale a Ponte Olivengo e da lì tenendosi sulla destra si raggiunge l’abitato di Dronero. Con una deviazione sulla sinistra si percorrono circa 400 mt e si giunge sul Ponte del Diavolo e si raggiunge il centro di Dronero con possibilità di posto tappa. Dettagli Tappa 13

Il viaggio, nel documentario, parte dal museo “La misoun d’en bot” di Chialvetta, realizzato nel corso di oltre mezzo secolo da Rolando Comba, e continua attraverso le stagioni, da gennaio alla fine dell’autunno, passando in rassegna le caratteristiche dell’alta valle, dallo sci alpino sul monte Chersogno alle Cascate di Stroppia, dalle guglie affilate della Meja ai laghi di Resile e Robourent, dalla Torre Castello all’Oronaye, passando per l’allevamento di cavalli Merens di Fortunato Bonelli e le varie attività che si possono svolgere tra gli scenari incontaminati della valle.