Villaggi degli alpinisti

Villaggi degli alpinisti: per un turismo montano all’insegna della sostenibilità, della natura e della conoscenza. Triora e Balme: in simbiosi con la montagna

«Nei “Villaggi degli alpinisti” la modernità entra in punta di piedi», afferma Alleris Pizzut, consigliere centrale del Club alpino italiano. Pochissime infrastrutture, ambiente quasi incontaminato e un rapporto di simbiosi e scambio continuo con la montagna. Il circuito dei “Villaggi degli alpinisti” è una rete di località montane italiane, austriache, tedesche, slovene e da quest’anno anche svizzere, caratterizzate, oltre che da scenari di interesse alpinistico, anche dalla volontà e dall’impegno delle comunità locali di perseguire uno sviluppo sostenibile in termini ambientali e sociali.

Un’immagine di Triora © Cai

Per quanto riguarda il nostro Paese, sono già nel circuito, località come Mazia (Trentino), LongiarùCampill in Alto adige e la Val di Zoldo in Veneto. Da quest’anno poi, sono entrati anche i Comuni di Balme nelle valli piemontesi di Lanzo e Triora in Liguria. Due realtà diverse tra loro ma che sono entrambe un luogo di confine tra le montagne italiane e francesi, nel primo caso, e tra le terre e alte e il mare nel secondo.

Sono 35, finora, i comuni che fanno parte del circuito internazionale: 22 in Austria, 5 in Italia (Mazia-Matsch e Lungiarü-Longiarù-Campill in Alto Adige -Südtirol; Val di Zoldo (Belluno), Triora (Imperia) e Balme), 4 in Germania, 2 in Slovena e 2 in Svizzera. 

Il Pian della Mussa a Balme

Un ritratto dei nuovi “Villaggi degli alpinisti italiani”. In Piemonte e in Liguria, due realtà diverse tra loro ma che sono entrambe un luogo di confine- Continua su: LoScarpone Triora Balme in simbiosi con la montagna


Meno è meglio”, “Muoversi solo con le proprie forze”, “Vivacità senza fragore”, “Sì agli stimoli ma senza frenesia”, “Divertimento di qualità”. Sono questi gli slogan che sintetizzano la visione del turismo montano propria della rete transfrontaliera di località alpine denominata “Villaggi degli alpinisti” (Bergsteigerdörfer). Se ne è parlato questo fine settimana in Val di Zoldo (BL), in occasione della due giorni organizzata dal Club alpino italiano nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da AsviS. I comuni di Val di Zoldo, Cibiana di Cadore e Zoppé di Cadore sono stati infatti la prima area montana italiana a ricevere questo ambito riconoscimento, sostenuto da un progetto europeo con la collaborazione dei club alpini di vari Paesi.

Denominato “Villaggi degli alpinisti: turismo e identità montana”, l’evento ha affrontato tematiche di stretta attualità per la montagna, dopo una stagione estiva che ha visto svariati casi di sovraffollamenti sui sentieri e nei rifugi e scarsa attenzione per l’ambiente naturale. Continua su: Cai.it/villaggi degli alpinisti

Vedi anche il sito: https://ita.bergsteigerdoerfer.org/