Vi proponiamo un estratto di questo articolo tratto da PIEMONTE PARCHI NEWS (sito: Piemonte parchi) con testo e foto di Furio Chiaretta.
Anche perché come Gruppo Escursionistico CAI – TAM Torino stiamo collaborando con il Parco Alpi Cozie (sito: Parchi Alpi Cozie.it), Ente che gestisce quattro Parchi e due Riserve Naturali: Riserva di Chianocco e Riserva di Foresto, alla predisposizione/manutenzione della segnaletica sul “Sentiero degli Orridi” Chianocco – Foresto che in parte è comune a questo anello.
IL SENTIERO DEL LECCIO: un’escursione ad anello intorno all’Orrido di Chianocco, nella riserva naturale situata sul versante solatio della Bassa Valle di Susa. Per la quota modesta e l’esposizione, la gita si può effettuare nel tardo autunno, inverno e primavera, le stagioni in cui è più facile riconoscere i lecci, con le loro verdi foglie. Con il “Percorso treno-parco” si può effettuare l’escursione utilizzando la ferrovia fino a Bussoleno, per limitare le emissioni di CO2.
Il percorso treno + piedi:
Dalla stazione di Bussoleno (420 m.) si esce sul lato nord, a monte del binario 4, arrivando direttamente su corso Peirolo. Si prosegue in direzione est su corso Peirolo – parallelamente alla ferrovia – per 300 metri, fino a una rotonda ellissoidale. Si va a sinistra su via San Lorenzo, tra casette e giardini, e dopo 400 metri si trova un bivio: si prende a destra via Campoasciutto che dopo un tratto fra i vigneti svolta a sinistra. Qui la si abbandona per proseguire diritto sulla stradina inghiaiata che sale tra coltivi e recinzioni di case isolate e poi lungo un muro in pietra, giungendo a un bivio. Un cartello in metallo della Riserva naturale indica a destra il “Percorso treno-parco”…..
A fianco della parrocchiale di Chianocco un pannello illustrativo della Riserva naturale e i cartelli indicano il largo sentiero che sale nel bosco, costeggiando il torrente Prebèc in destra orografica ed entra in una forra umida e ombrosa. Si arriva subito a una briglia dove il torrente forma una cascatella, qui fa un tornante a sinistra e si biforca presso il cosiddetto “roccione” .
Si segue il ramo di sinistra (segnavia 565), che in diagonale sale nel bosco, si unisce a quello che sale da Campoasciutto, piega a destra e in una radura si sdoppia: il ramo diritto è più ripido, mentre quello di destra sale più dolcemente con una curva e si riunisce subito al precedente. Il sentiero ora poggia a destra in diagonale e arriva a un bel punto panoramico a picco sull’Orrido, protetto da una staccionata (20 min.): si osservano dall’alto la stretta gola scavata dal Prebèc, le case di Chianocco e l’ampio fondovalle verso la pianura.
Dopo pochi passi si esce sul tornante di una pista sterrata costruita per liberare periodicamente l’alveo del Prebèc dal materiale che la corrente accumula contro le briglie: si segue il ramo di destra (segnavia 541b) che in discesa transita in prossimità di alcuni lecci e raggiunge un ripiano alluvionale colmo di ghiaie portate dal Prebèc, dove si individua il punto migliore per il guado (5 min.). Sull’altra sponda due cartelli bianco-rossi tra gli alberi indicano la prosecuzione del sentiero. Ma prima di raggiungerli conviene seguire il corso d’acqua per pochi passi verso la grande briglia in cemento, per osservare le strapiombanti pareti dell’Orrido, che verso l’alto sembrano toccarsi (5 min. a/r).
Dai cartelli segnavia si segue il sentiero 541b che va a destra e sale ripido nel fitto bosco, con gradini realizzati con pietre o traverse di legno. All’esterno di un tornante si stacca una traccia in discesa che porta subito a un aereo punto panoramico sull’Orrido (attenzione, non procedere oltre: si tratta del percorso di uscita della ferrata). Si sale ancora e presto si raggiunge un punto panoramico sulla valle con cartelli (720 m, 15 min.): qui si confluisce sul “Sentiero del Leccio” che proviene da Chianocco (vedi variante “Se c’è troppa acqua nel Prebèc”).
Si prosegue sul sentiero (segnavia 541) che sale più dolcemente su un costone di pini e roverella e raggiunge un piccolo canale di irrigazione (5 min.)…….