Descrizione della gita ANELLO SANTUARIO DI SAN BESSO (CAMPIGLIA SOANA)

Il Gruppo Escursionismo TAM del CAI Uget Torino e del CAI Sezione di Torino ha effettuato l’escursione di: domenica 11 giugno 2023 – ANELLO del SANTUARIO di SAN BESSO(CAMPIGLIA SOANA)

In occasione della manifestazione nazionale “In cammino nei parchi” escursione nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Un sentiero per conoscere.

Partenza: Campiglia Soana (Valprato Soana – To), 1350 m – Arrivo: Santuario di San Besso, 2019 m – Dislivello: circa 700 m – Durata complessiva: ore 5,00 (soste escluse) – circa 10 km – Difficoltà: E

Direttori di Gita: Beppe Borione (ASE – Ortam) – Daria Fava (ASE – Ortam). Gita svolta con la presenza di oltre 50 partecipanti

Descrizione itinerario: da Campiglia Soana, percorrere la strada sterrata che si inoltra nella Valle di Campiglia verso il Pian d’Azaria, fino a poco prima delle Grange Cugnonà 1511 m, dove a destra ben evidente è segnalato il bivio per San Besso con il sentiero 625. Ci si alza subito nel rado lariceto toccando i ruderi della Ca’ Nuova 1819 m, quindi dopo un tratto boscoso più fitto si entra nel piccolo vallone della Grangia Ciavanis 1876 m, dove in fondo sotto la rupe è già visibile il santuario, raggiungibile tramite un bel sentiero con tratti lastricati.

Raggiunto il bellissimo santuario costruito sotto la parete rocciosa 2019 m, aggirando il Monte Fantono è possibile salirvi in cima per un esile sentierino (attenzione con neve e e ghiaccio) fino alla croce con cappelletta poste in cima 2072 m.

Per compiere l’anello, occorre ora scendere a sinistra del Santuario nel vallone sotto la Punta dell’Orletto, lungo il sentiero 628 (indicazioni per Campiglia e Valprato). Rapidamente si perde quota seguendo il corso del Rio Fantono, che poi resta a sinistra. A quota 1630 m si arriva a Pugnon, dove si può sia andare a destra per giungere al bivio del sentiero 625 lungo la strada di Pian d’Azaria, oppure meglio ancora proseguire sulla traccia principale che continua a scendere ripida per prati toccando alcuni ruderi e poi un pilone votivo. Si scende ancora fino ad un prato che precede un bell’alpeggio, qui si segue la traccia a destra (non indicata ma evidente) che in breve porterà direttamente al ponticello appena dopo il parcheggio. Se invece si continua sul sentiero 628 fino al termine, si arriva al centro di Campiglia.

Foto della gita TAM:

Notizie storiche-architettoniche:

Il versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso ospita sei importanti santuari, a testimonianza dei percorsi devozionali che animano le feste religiose, pronte a raccontare una storia diversa in ogni luogo. Particolarmente sentita è la celebrazione di San Besso, che ogni 10 agosto richiama le popolazioni che arrivano non solo dalla Valle Soana, ma anche da Cogne e dalle zone limitrofe. Si sale ad oltre 2000 metri di quota per arrivare al santuario, raggiungibile solo a piedi dopo due ore di cammino, che venne eretto in onore del santo sotto un enorme spuntone roccioso.

Chi era San Besso: secondo la tradizione, Besso era un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo. Intorno al 286 , l’imperatore romano Massimiano si trovava con le sue truppe ad Agaunum (odierna Saint-Maurice in Svizzera). I soldati cristiani della legione Tebea, vennero massacrati per aver rifiutato di sacrificare agli dei pagani. All’eccidio scamparono solo pochi legionari, che presero a vagare per i monti, portando il messaggio della nuova fede. Questi soldati spesso martirizzati, furono i primi evangelizzatori di molte vallate della Alpi Occidentali. Anche Besso riuscì a convertire un gran numero di montanari della Val Soana, finchè venne catturato e scaraventato giù dal Monte Fantono. Besso morì, ma lasciò miracolosamente la sua impronta sulla roccia sottostante, dove ora sorge il santuario a lui dedicato e venerato come grande taumaturgo e protettore dei soldati, prima dai valligiani dei due versanti, Campiglia Soana in Piemonte e Cogne in Valle d’Aosta, poi in tutto il Canavese fino a divenire copatrono della Diocesi di Ivrea. Da Besso ed altri martiri Tebei traggono il nome diversi paesi del Canavese quali Bessolo, San Mauro, San Maurizio e San Ponso.

San Besso forse fu un santo della legione tebea o più probabilmente fu un pastore ucciso per invidia dagli altri pastori perché le sue greggi erano più floride.

Il Santuario: il Santuario di San Besso si trova in Val Soana, la prima valle del Parco Nazionale del Gran Paradiso che si incontra entrando dal Piemonte. Risale al XVII secolo e si trova lungo quello che un tempo era il percorso di collegamento tra la Val di Cogne e il Canavese. La particolarità di questo santuario è che, lateralmente, si trova incastonato in uno sperone roccioso: il Monte Fautenio. Si tratta di un luogo di culto assai antico, ai piedi di una rupe che potrebbe essere stata oggetto di culto già in epoca precristiana. Nel 1647, Mons. Asinari, durante la sua visita, vede due cappelle : una più antica, tutta sotto la rupe, con il piccolo altare sopra il sasso (sulla porta legge la data 1548); l’altra più ampia e reca sul frontespizio la data 1618 e nella quale non si e ancora mai celebrato. Nel 1660, il visitatore trova importanti lavori in corso: la cappella più recente e stata adibita a coro della nuova costruzione, mentre l’ ampliamento costituisce la navata. I lavori risultano terminati nel 1669. Negli anni successivi si hanno notizie di ampliamento dei locali per i pellegrini. Importanti lavori al Santuario vengono eseguiti nel 1857 quando viene terminato nella forma attuale e, nel 1859, e solennemente benedetto da Mons.Moreno. Altri restauri si effettuano nel 1985 con i contributi provenienti da tutto il Canavese e dalle valli Valdostane. Un’altra testimonianza tangibile della devozione verso il Santo e il nuovo altare portato fin lassù nel Maggio del 1995 e costruito da Francesco e Mauro Truffa e da Leone Davide. Gli ultimi lavori, voluti dal Parroco don Lorenzo Babando, riguardano sia il Santuario , che il rifugio adiacente. Entrambi sono stati rimessi completamente a nuovo ed, ancora una volta i devoti del Santo dell’Alpe si sono mobilitati in ogni parte d’Italia, Francia e Svizzera per contribuire secondo le proprie possibilità, al completamento dell’opera,

Per facilitare l’escursionismo nei locali stessi del santuario si può fruire del rifugio alpino Bausano.

Festa e processione del 10 agosto: durante le celebrazioni, la statua di San Besso viene portata in processione e le viene fatto compiere un giro completo attorno alla roccia che vide il suo martirio: l’onore di portare la statua del santo oggi è concesso attraverso una sorta di bando rituale ma un tempo era causa di violente liti tra i partecipanti. Il culto lo si può riallacciare agli stretti legami che da sempre hanno unito le popolazioni della Val Soana con quelle di Cogne: secondo la tradizione i primi abitanti del capoluogo valdostano sarebbero giunti proprio dal Canavese e Cogne per lungo tempo sarebbe stato solo una frazione, appartenente alla diocesi di Ivrea. E ancora oggi, in occasione della festa, cognensi e canavesani si incontrano.