Monte Piccaro e Monte Croce 582 m – Liguria di Ponente (SV)
Passi Virtuali: Prima Escursione Tam 2021 (Pandemia e Tempo Perduto)
7 Marzo 2021, 15 marzo 2020: la storia si ripete. Lo scorso anno, agli inizi di quella che si sarebbe rivelata “LA PANDEMIA” attendemmo fino all’ultimo, nella speranza di poter effettuare l’escursione al Monte Croce, in Liguria. La situazione precipitò e fummo costretti ad annullarla. Nell’autunno scorso, quando si decise di stendere comunque il programma escursionistico del gruppo TAM per il 2021, sperando in tempi migliori, la riproponemmo. Ma i tempi migliori non sono (ancora) arrivati. Perché allora non tentare di condividerla con i tanti amici e amiche almeno in modo virtuale, utilizzando i ricordi e le foto del nostro sopralluogo?
Descrizione itinerario: l’autobus da Borghetto Santo Spirito raggiunge l’ingresso di Ceriale e scarica i partecipanti. Si percorre la stradina asfaltata in salita che costeggia il cimitero, poco oltre si prende a destra la sterrata e quindi il sentiero tra gli ulivi che si dirige verso est, tra la macchia mediterranea e la pineta, poco sopra il Castello Borelli. Attualmente il Castello è in fase di ristrutturazione, con una diversa destinazione a livello turistico-ricettivo. Le nuove strutture inserite in quella originale hanno sollevato dubbi e perplessità, che condividiamo, e al momento i lavori sono fermi.
Abbiamo il mare alla nostra destra, lo sguardo spazia lontano, in questa ipotetica e splendida giornata. I sentieri che portano al Monte Piccaro e successivamente al Monte Croce sono numerosi. Noi scegliamo quello che ne percorre il versante orientale e settentrionale. Ai vari bivi, prendiamo a destra, tra i lecci, gli arbusti di lentisco e di corbezzolo, i rosmarini e i pini marittimi che nascondono in parte il panorama su Borghetto, Loano, Pietra, Finale Ligure e il lontano Capo Noli. Raggiungiamo il versante settentrionale, più in ombra e quindi più lussureggiante di vegetazione, risalendo su tornanti anche ripidi. Il sentiero è in parte eroso dal dilavamento delle periodiche piogge intense. Si rivela la vallata all’interno: è la Val Varatella. In lontananza si indovinano le cavità delle grotte di Toirano, nascoste dalla vegetazione.
Raggiungiamo una sella. Spostandoci verso est, raggiungiamo in breve la Cappella votiva dedicata a Nostra Signora della Guardia : da qui si gode dello splendido panorama indovinato più in basso. Si ritorna alla sella e al sentiero, a cui giunge anche la traccia più marcata che prenderemo in discesa, sul versante sud della montagna. Percorriamo il crinale arrotondato e raggiungiamo le antenne situate sulla sommità del Monte Piccaro, proseguendo sulla linea di cresta, dapprima in piano e poi in leggera discesa, fino ad una larga insellatura.
Durante il sopralluogo incontrammo un gruppo di cacciatori, che avevano cacciato un grosso cinghiale. Era il periodo in cui in Valle di Susa si erano riscontrate forme di una grave malattia in seguito alla consumazione di carni non controllate; ne parlammo con loro che ci confermarono lo stesso problema in zona. Si continua su terreno più irregolare e pietroso seguendo il crinale che si innalza anche ripidamente, per raggiungere una sella erbosa e arrotondata. La vegetazione abbandona gli ultimi arbusti per limitarsi a bassi cespugli spinosi, al cisto, all’erica e all’erba brulla. Il vento qui è padrone e non lascia scampo, sottraendo l’umidità notturna. Ne abbiamo fatto esperienza durante il sopralluogo: i bastoncini ci furono indispensabili per non cadere…
Il panorama verso l’interno è molto ampio, bella la vista sui monti che circondano la conca di Toirano. Un’ultima risalita, decisamente più ripida e, voltando leggermente a sinistra, si raggiunge l’anticima e poi la vetta del Monte Croce, 541 m, con la croce metallica. Si consuma lo spuntino immaginario sparsi tra le rocce calcaree, ammirando il panorama verso ponente. Sotto di noi Ceriale. Albenga con le sue serre e l’Isola Gallinara sullo sfondo. Al ritorno si scende sulla ripida traccia in direzione ovest fino ad un colletto erboso. Proseguendo si potrebbe raggiungere il Monte Acuto, ma i tempi legati alle nostre escursioni in autobus, lontano da Torino, non lo permetterebbero. Dalla sella giriamo a sinistra, est, su una piccola traccia che ci farà attraversare a mezza costa il versante meridionale del Monte Croce, per raggiungere il colletto erboso trovato in salita.
Di qui riprendiamo il sentiero dell’andata e scendiamo al Monte Piccaro (panorama sciupato dai ripetitori e dalle antenne) e al bivio adiacente alla cappelletta trovato in salita. Anziché ripercorrere il sentiero dell’andata, scendiamo a destra, sud, sulla carrareccia/sentiero che con molti tornanti tra la macchia mediterranea (peccato che i corbezzoli in questa stagione non ci siano più!) alternata a gruppi di pini e lecci e tante ginestre, ci conduce in basso a raggiungere la prima parte del sentiero percorso in salita. In paese ritroveremmo l’autobus.
Delle solite merende dovremmo fare a meno. Quanto durerà questa situazione nessuno è in grado di prevederlo. La condivisione delle esperienze e la compagnia di molte persone sono fuori discussione. Non resta che vivere alla giornata, sperando in tempi migliori.
Foto e testo di Daria e Beppe
Altri possibili itinerari:
Alla scoperta del Monte Piccaro Turismo Savona Monte Piccaro
Traversata del Monte Croce – Gambe in spalla: Gambeinspalla Traversata del Monte Croce
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Monte Piccaro e Monte Croce da Borghetto Santo Spirito:
Da Borghetto Santo Spirito al Monte Piccaro,Io , Davide e Shira.Ottimo punto panoramico su Ceriale e Borghetto