Da Crissolo a Pian del Re e al Lago Fiorenza
25 giugno 2023
Testo e foto di Massimo Prono
Partenza e arrivo: Crissolo (località Serre, 1300 m circa) – Quota massima: 2.113 m.s.l.m. – Dislivello: 800 metri circa – Durata complessiva: 7 ore (senza le soste) – Difficoltà: E – Sviluppo: 14 km circa.
La meta della gita che vi raccontiamo è stata il Lago Fiorenza, ai piedi del Re di Pietra sopra Pian del Re.
Partito come al solito di buon’ora da Corso Stati Uniti e poi dalla Tesoriera, l’autobus si è lasciato Torino alle spalle e si è diretto verso la Provincia Granda. L’alba era già passata da un po’ quando siamo arrivati alla borgata di Crissolo, Serre, dove abbiamo lasciato il pullman: provvista d’acqua, un giro di caffè e brioches al baretto del ristorante accanto al fiume, vestizione degli impavidi e partenza.
Un primo tratto in erba alta, lungo una pista appena accennata nel folto del bosco ceduo, e siamo arrivati alle prime borgate a monte di Crissolo: Serre Uberto, Meire Costabella e, a circa un terzo della salita, Pian della Regina.
Da qui, per un sentiero che man mano è divenuto da immerso nel bosco a prativo, infine decisamente montano, abbiamo raggiunto Pian del Re. Questo piano è così chiamato perché nel 16mo secolo il Re Francesco I di Francia vi aveva posto gli accampamenti del suo esercito, mentre scendeva ad invadere il Ducato di Savoia.
Siamo abbondantemente dentro il Parco del Monviso – e Pian del Re è una Riserva Naturale Speciale per la Regione Piemonte. Ci troviamo in una torbiera, che ospita una flora superstite di epoche glaciali e, rara a vedersi, la Salamandra Nera di Lanza, un anfibio endemico con abitudini notturne (o diurne nelle giornate piovose). Non è giornata, quella di oggi, per poterla osservare: è una mattinata quasi senza nuvole, con qualche cumulo che comincia a formarsi attorno alla piramide del Monviso mentre saliamo gli ultimi 200 metri per coprire il dislivello tra Pian del Re ed il Lago Fiorenza, la meta della nostra gita.
Ed eccolo il lago con, al suo centro, il riflesso del Monviso che si erge sopra di lui e di noi, degno del titolo che gli viene attribuito: il Re di Pietra. Ci sono ancora abbondanti cumuli di neve nei suoi canaloni ed il gioco dei venti e delle nuvole che possiamo ammirare sulle sue pendici ci tiene compagnia mentre consumiamo il pranzo al sacco.
Rientriamo a metà pomeriggio verso l’autobus, percorrendo per un lungo tratto il Po nel suo primissimo tratto; costellato di cascate, rapide e pozze, ci accompagna il fragore della sua potenza. Quest’anno di piogge abbondanti a inizio stagione ci ha permesso di vivere un emozionante ritorno a valle; l’energia interiore che la potenza del fiume ci ha trasmesso durante la nostra e la sua discesa è, sicuramente, diversa da quella che può essersi manifestata per esempio l’anno scorso, tra i più siccitosi della nostra epoca.
Le piogge di quest’anno (fortunato?, tornato alla normalità?) ci hanno invece regalato un percorso accanto all’acqua che tutti i nostri sensi hanno apprezzato e portato a casa nella forma di un ricordo speciale; non è un caso, pensiamo, se Dante e Plinio il Vecchio di questi luoghi già parlassero ai loro tempi.
Locandina gita TAM: