84 persone alla Gita del Gruppo Escursionismo TAM (CAI UGET e CAI SEZ. TORINO) di Domenica 3 Novembre 2024
“GITA di CHIUSURA in VAL D’ALA (Valli di Lanzo-TO)”
Festeggiamo la fine delle “attività escursionistiche del 2024” con un giro a semi-anello e poi… merenda sinoira!!
Coordinatori di gita: Massimo Prono, Fabrizio Prato
Partenza da Martassina (1187 m), salita all’Alpe Pianfè, (1500 m), discesa con un traverso ad Ala di Stura (1075 m); merenda sinoira presso il Grand Hotel Ala di Stura. Dislivello: 550 metri circa – Durata complessiva: 5 h (senza le soste) – Difficoltà: E – Sviluppo: 8,5 km circa.
Descrizione sintetica dell’itinerario: lasciato il bus nella borgata di Martassina (1187 m), si sale in direzione nord per comodi tornanti sino a La Tea (1538 m) per poi proseguire, sempre in direzione nord sino Alpe Pianfè, 550 metri, pianoro nel quale ci fermeremo per consumare il pranzo. Si riparte attraversando il vallone del Rio Malatrait per diversi alpeggi e, dalla sorgente di quest’ultima, si inizia la discesa per il vallone del Rio Chianale, fino al Pian d’Attia. Da qui punteremo verso Ala di Stura ed il Grand Hotel, dove ci fermeremo per la merenda; occasione per salutarci e lasciarci gli appuntamenti per la stagione invernale che arriva.
84 anime e non sentirle, o quasi. E’ stata un nutrimento per la mente l’escursione a tema foliage di fine annata targata TAM nella franco-provenzale val d’Ala di domenica 3 novembre ed un altro tipo di nutrimento, sempre importante ma stavolta per il corpo, la merenda sinoira al termine della gita.
Procediamo con ordine: due autobus per un avvio dai nostri consolidati luoghi di ritrovo di Corso Stati Uniti e della Tesoriera senza possibilità di mescolare i due rispettivi equipaggi e, con procedura quasi marziale benché forse necessaria, divieto di fermate lungo il tragitto fino alla frazione di arrivo, ossia Martassina, poco più di 1150 metri d’altitudine, nel comune di Ala di Stura, valle centrale della triade montana lanzese.
I due organizzatori, Massimo Prono e Fabrizio Prato, si sono subito attivati per contenere l’esuberanza del vasto gruppo disceso dai pullman, più qualche presenza sopraggiunta con mezzi propri, anche se l’impresa è apparsa alquanto problematica, sicuramente utile è stata la collaborazione dell’inossidabile Valeria Aglirà.
Pronti via all’alba delle 9:30 trascorse sul sentiero solcato da numerosi ruscelli rigonfi d’acqua con, per fortuna, poco fango da conferire quel pizzico di selvaggio ed imprevisto ad una realtà autunnale ormai inoltrata, sebbene il termometro avesse alcune obiezioni in proposito.
Dai faggi ai larici, la quota più elevata ci ha mostrato bene la cima rocciosa dell’Uja di Mondrone e quelle innevate presso il confine francese. Il proposito iniziale di raggiungere la destinazione prevista all’Alpe Ciavanis, tuttavia, è stato giustamente, dato il numero totale dei partecipanti risultato doppio rispetto a quanto preventivato dagli organizzatori, accantonato per raggiungere una, comunque, più che dignitosa Alpe Pianfè, 550 metri complessivi di dislivello.
Giunti all’alpeggio chi voleva ha potuto consumare un breve pranzo o uno spuntino per ingannare, chi con successo chi meno, l’appetito in attesa del lauto pasto pomeridiano. Nella discesa attraversato il Pian d’Attia.
Tra modifiche di tracciato dell’ultimo momento dovute al cambio di percorso, scivolate su sassi e foglie cadute da pochi giorni, un bagno improvvisato fuori stagione oltre ad un avvistamento di rapaci al confine tra rocce marroni e cielo azzurro, prima che scoccassero le tre e mezza il gruppo è approdato quasi compatto nei pressi dell’autentica meta della gita, il Grand Hotel Ala di Stura.
Solo trenta minuti per riprendersi dalle relativamente contenute fatiche della discesa, orientarsi nella zona abitata e mettersi eleganti per entrare nel prestigioso albergo, visitato oltre novant’anni fa da Guglielmo Marconi, che un altro genere di fatica è cominciato: quello delle nostre mandibole.
Il menù a buffet, costantemente rimpolpato dal solerte personale alberghiero, comprendeva numerosi antipasti, tra i quali spiccavano pinsa con lardo e degli ottimi porri ripieni al forno, poi un prelibato risotto giallo insaporito da verdure e un roast beef ripieno di radicchio.
Mentre alcune bevande hanno aiutato la discesa del cibo, si è arrivati al dessert, vale a dire uno zuccotto composto da due semisfere servite ai tavoli, che sono state un superbo corollario per festeggiare il compleanno del nostro ex presidente del CAI UGET, Roberto Gagna.
Dopo un paio d’ore nelle quali sono stati appagati i nostri famelici palati, sono stati sorteggiati i numeri vincenti della lotteria che ha coinvolto tutti i partecipanti. Nei premi estratti c’erano numerose magliette targate TAM, libri a tema montano per il diletto della mente nello scorgere panorami mozzafiato o trovare spunti per future gite ed infine, per le insaziabili bocche convenute, vari prodotti alimentari quali formaggio, salumi e bottiglie.
Insomma, una degna conclusione di una memorabile giornata novembrina nelle valli di Lanzo.
Cosa aggiungere d’altro? Missione compiuta, gita più che appagante, anche grazie alla splendida giornata di sole, merenda molto gradita da tutti i convenuti ed un arrivederci al 2025 con una maggiore consapevolezza delle conseguenze che l’essere umano può arrecare alla natura, in particolare alla montagna, con il proprio operato.